domenica 27 ottobre 2013

La Saga

Quando iniziai a scrivere La discendente di Tiepole (nel lontano 2008) non immaginavo che avrei dato il via a un universo di storie e leggende che s'intersecano fra di loro, moltiplicandosi sotto i miei occhi. Quello che volevo era solo scrivere un semplice urban fantasy. Lanciai per tanto una sfida a me stessa un lontano giorno d'autunno del 2008: sarei stata in grado di apportare alcuni elementi innovativi in un genere oramai abusato da scrittori famosi e non?
Così è nato il mondo Tiepole, un po' per caso e un po' per gioco.  Ma mai avrei immaginato di arrivare a tanto.

Ora ho in mente di scrivere una trilogia, senza contare lo spin off e le appendici sulla storia del paese immaginario.
Tiepole si sta scrivendo da sé. I personaggi sono molti e molteplici. Ciascuno di loro ha una personale storia da raccontare, un passato e un futuro tra le pagine ancora da mettere nero su bianco.
Dalla sinossi del primo libro la trama può apparire scontata: una ragazza qualunque arriva in un paese sconosciuto, scopre misteri legati alla sua famiglia ecc ecc. In realtà sono volutamente partita da stereotipi per stravolgere poi la storia e fare di Tiepole una metafora umana e universale.
I maledetti di Tiepole, tra cui Emma stessa (la protagonista della saga), non sono nient'altro che il simbolo del cambiamento umano, dell'accettazione di sé e del diverso. Tiepole è un microcosmo che racchiude tutti i sentimenti tipici dell'uomo (dalla paura all'affetto familiare, dalla religione alla superstizione...)
Tiepole è un calderone di temi diversi, la sua semplicità in realtà nasconde una mostruosa varietà di argomenti.
Cercate l'amore? Qui lo troverete. Volete azione? La narrazione vi toglierà il respiro. Non siete mai sazi del mistero e della magia? Tiepole è saturo di entrambi.

Io amo questo mio libro. Lo amo per le sue sfumature, per i suoi difetti, per tutto ciò che ho detto e per tutto ciò che ancora devo dire. Adoro Emma, nonostante sia stata recepita da alcuni come immatura. Il personaggio è stato reso così quasi di proposito nel primo libro perché lei (come molti altri personaggi) è un fiore appena sbocciato, debole, funestato dalle tempeste che l'affliggono ma con le radici ben salde al suolo. Emma è il simbolo dell'uomo che fatica a rapportarsi con se stesso e col resto del mondo.

La discendente di Tiepole è solo il principio di una saga che si trova tutta nella mia testa, che mi sussurra storie vecchie e nuove, che promette ancora avventure d'amicizia d'amore e antichi rancori mai sopiti.

Dunque, se non l'avete ancora fatto, prendete la strada per Tiepole. Non è indicato dalle carte geografiche, ma è semplice da trovare. Le sue vie sono maledette, insidiose, proprio come quelle dell'esistenza umana. Ma sono anche ricche di persone pronte e tenderci una mano, a proteggerci, proprio come i maledetti con Emma che le fanno da guscio in attesa che la ragazza sbocci.
Poi sarà tutta un'altra storia.

Benvenuti in un microcosmo di leggende e attese.
Benvenuti a Tiepole.




3 commenti:

  1. Bellissimoooooooooo!!!! ^_^ Non vedo l'ora di leggere come proseguirà la storia!!

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  2. Ho letto per caso il racconto aurora tenebrarum e sono subito rimasta affascinata dalla storia di tiepole.così incuriosita ho cercato su internet fino a trovare il tuo blog...acquisterò senz'altro i tuoi libri sembrano davvero interessanti. Brava :)

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